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Salute mentale, mai più tabù

Il tema salute mentale, dopo tante reticenze, è diventato sempre più centrale nel dibattito pubblico. Un tema di fondamentale importanza oggi, tanto che, per affrontarlo con attenzione, sono richieste sempre più qualità come consapevolezza e competenza.

La parola “salute mentale” è riemersa con forza negli anni della pandemia, rappresentando una nuova sfida per la salute e il benessere collettivo. A questo proposito, molte più persone oggi leggono, si interrogano e soprattutto ricorrono all’aiuto dei professionisti. 

L’Italia, insieme al Giappone, presenta la più bassa percentuale di persone che avvertono uno stato di pieno benessere mentale. Questo, secondo un’indagine sulla salute mentale e il benessere – condotta da Ipsos e promossa dal Gruppo Axa – su un campione di 30 mila persone di età compresa tra i 18 e i 74 anni in 16 Paesi. 

A rischio, secondo l’indagine, ci sono soprattutto le donne  e i giovani, legati all’utilizzo massivo dei social, ma al tempo stesso – e questo è un aspetto positivo – diminuisce la chiusura sull’argomento e cresce la propensione a prendersi cura della propria salute mentale.

Serve una riflessione per comprendere appieno ciò che stiamo attraversando. Il principio è semplice: c’è sempre più necessità di dedicare tempo e attenzione alla nostra mente, ascoltandola e intervenendo nel modo più adatto.

Il persistere dei pregiudizi legati alla salute mentale costituisce, però, ancora un ostacolo significativo per molte persone che potrebbero beneficiare di un supporto per migliorare la qualità della propria vita e accrescere l’autonomia personale. 

Facendo un passo indietro, sempre sul cambiamento della percezione e della gestione delle disabilità psichiche, un importante traguardo è stata la Legge 180 del 13 maggio 1978. 

Nota come Legge Basaglia, ha posto l’accento sull’individuo, promuovendo un approccio sulla persona e sulla sua partecipazione attiva alla vita sociale e comunitaria.

La Cooperativa Agape, con le sue Residenze, si impegna a promuovere questa visione, mettendo al centro il benessere individuale, lo sviluppo delle potenzialità personali e la personalizzazione degli interventi, in un ambiente di condivisione e supporto reciproco.

È fondamentale promuovere l’importanza di un intervento livello territoriale, garantendo a tutti l’accesso ai servizi e alle risorse necessarie per il benessere psicologico ed emotivo. 

La salute mentale è un diritto universale che va difeso e promosso. Agape è in prima linea per tutelare ed esercitare questo diritto.