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Vivere il presente, anche nelle residenze

Nel mondo frenetico in cui viviamo, siamo spesso proiettati nel futuro o ancorati al passato, dimenticandoci del valore del presente. Ce ne accorgiamo nelle nostre realtà quotidiane ma anche nel nostro lavoro presso le Residenze Agape, con persone fragili che intraprendono il difficile percorso di riabilitazione.

Ma cosa significa davvero vivere l’attimo? Quali benefici può portare alla nostra mente e al nostro benessere psicologico?

La filosofia ha da sempre indagato il concetto di tempo e la nostra relazione con esso. Marco Aurelio, filosofo stoico e imperatore romano, scriveva nel libro Meditazioni: “Non perdere tempo a discutere su come dovrebbe essere un uomo buono: sii tale.” Questo invito ad agire nel presente senza perdersi nelle elucubrazioni astratte riflette un principio fondamentale della saggezza stoica: concentrarsi solo su ciò che è nelle nostre mani ora.

La vita presente, le piccoli e grandi cose che abbiamo a disposizione nel qui ed ora.

Anche Martin Heidegger sottolinea come l’esistenza autentica dipenda dalla consapevolezza della propria temporalità, evitando la fuga nell’ansia del futuro o nell’inattività del passato. Secondo lui, il presente è il luogo in cui costruiamo la nostra autenticità.

In psicologia, il concetto di “mindfulness” parte dalla meditazione buddhista e consiste nel portare intenzionalmente l’attenzione al momento presente, senza giudizio.

Molte delle nostre sofferenze derivano da un’eccessiva focalizzazione sul passato o sul futuro. La depressione è spesso legata alla ruminazione sugli eventi passati, mentre l’ansia si nutre dell’incertezza del futuro. Concentrarsi sul presente può quindi diventare una strategia potente per ridurre il disagio emotivo.

Ai nostri ospiti delle Residenze condividiamo l’importanza della quotidianità come valore: gesti, azioni, attività. E cerchiamo di trasmetterlo anche alle famiglie.

La nostra Cooperativa, che si occupa in generale di riabilitazione e supporto psicologico e sociale, lavora ogni giorno per aiutare le persone a radicarsi nel presente. Per chi vive situazioni di fragilità mentale o abita in strutture residenziali, imparare a concentrarsi sul qui e ora può essere una chiave per il recupero.

Molti degli abitanti hanno vissuto traumi e spesso si rifugiano in ricordi dolorosi o nell’incertezza del futuro: ce la farò? Tornerò a una vita normale? Attraverso supporto continuo e percorsi di consapevolezza e sostegno psicologico, vengono aiutati a riscoprire il valore di ogni momento vissuto. Il pranzo, la cena, la lezione di musica, il corso creativo, la gita tutti insieme.

Immaginiamo una nostra giornata tipica: sveglia, colazione distratta con lo smartphone in mano, lavoro con la testa già agli impegni del giorno successivo, serata passata a rimuginare su un errore fatto. Se invece provassimo a rallentare? A sentire davvero il sapore del caffè, a immergerci completamente in una conversazione, a lasciare andare i pensieri intrusivi che ci trascinano via dall’ora e adesso?

Il presente è il luogo dove si ricostruisce la serenità. Vivere il presente è una scelta.

Filosofi, psicologi e scienziati concordano: imparare a radicarsi nel momento presente ci aiuta a vivere con più serenità e consapevolezza. 

La vera felicità non sta tanto nell’inseguire ciò che verrà o nel disperare per l’incertezza, o rinvangare i traumi del passato, ma nel riscoprire la bellezza di ciò che è già qui.